Eno-Libreria: Il Vino Capovolto di Jacky Rigaux e Sandro Sangiorgi
Il vino capovolto, come si può intuire dal titolo, vuole volgere l’attenzione verso ciò su cui abitualmente non ci si sofferma: il terreno e l’importanza del terroir. La parte principale è composta dalla traduzione italiana de “La degustazione geosensoriale”, libro del 2013 di Jacky Rigaux, arricchita dalla prefazione di Giuseppe Battiston e da altri scritti a cura di Sandro Sangiorgi. Devo ammettere che già dalle prime pagine avevo un certo pregiudizio verso le idee di Jacky Rigaux, docente dell’Università di Borgogna e acceso sostenitore della viticultura biologica e biodinamica. Devo ammettere anche che il primo bicchiere di vino bevuto dopo aver letto questo libro (un Bordeaux “con poca anima” e “iper-tecnologico” che Rigaux non avrebbe certo apprezzato) non l’ho deglutito con la leggerezza cui ero solito.
La degustazione geosensoriale analizza la situazione enologica odierna da un punto di vista Borgogna-centrico ponendo risalto sull’importanza della caratterizzazione di un terroir piuttosto che del vitigno. Un libro pieno di citazioni, provocazioni, spunti ma soprattutto di speranza: la speranza del ritorno a un’enologia più rispettosa del “savoir-faire” della natura.
Il vino capovolto mi ha lasciato con molti dubbi e domande; probabilmente non era quello che cercavo ma sicuramente era ciò di cui avevo bisogno.
Titolo: Il vino capovolto
Autori: Jacky Rigaux e Sandro Sangiorgi
Editore: Porthos edizioni
Prezzo di copertina: 15€